Associazione Fondazione LUCIANO MASSIMO CONSOLI

18 aprile 2008

VANDALI AL CIRCOLO "MARIO MIELI"

[17APRILE]

Pochi minuti fa un folto gruppo di ragazzi di età compresa tra i 20 e i 25 anni ha fatto irruzione presso la sede del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli in via Efeso 2/a, mettendo a soqquadro l’ingresso dell’associazione, rovesciando scrivania, estintori, divano, quadri e il materiale informativo dell’Associazione.

Solo grazie all’intervento dei soci presenti al primo piano dell’Associazione, i vandali si sono allontananti gridando improperi come “Froci di merda” ed inneggiando al Duce e ai campi di sterminio.Temiamo che questa situazione sia collegata al clima elettorale. Se così fosse ci verrebbe da dire, amareggiati e preoccupati, “cominciamo bene”.

Il Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli si augura che questo sia stato solo un episodio isolato, anche se grave, e che non si tratti invece di un’azione “programmata”, una sorta di “spedizione pilotata” che potrebbe riproporsi in futuro e che metterebbe a rischio le attività del Circolo Mario Mieli (che opera nella capitale da 25 anni) e l’incolumità e la sicurezza delle persone all’interno dell’Associazione.


Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli
Rossana Praitano – Presidente

Segreteria Politica – Andrea Berardicurti
06/5413985 - 348/7708437

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Ancora una volta la "comunità varia" romana è stata barbaramente colpita.
Lo scorso febbraio, per mano di ignoti [pensiamo, episodio comunque riconducibile a gruppi neofascisti] è stato incendiato il “coming out”, storico locale della "gay street" della capitale.

Questa notte, un gruppo di vigliacchi si è reso protagonista di un blitz violento e intimidatorio nella sede del Circolo di Cultura Omosessuale “Mario Mieli, storica associazione romana che agisce da oltre 20 anni per i diritti delle persone omosessuali.

Da tempo denunciamo l’indiscutibile volontà intimidatoria nei confronti di gay e lesbiche nella nostra città e la chiara condizione di insicurezza della comunità glbtq romana.

Nella nostra città ma non solo, la questione delle violenze è ancora oggi, purtroppo, largamente irrisolta, come ci testimoniano episodi di questo genere; tuttavia, seppur secondaria, ci sembra opportuno rilevare come accanto ad essa, permanga, anche in questo caso spesso irrisolta, una questione culturale di fondo, relativa al linguaggio e all’approccio adottati dalle istituzioni e dai mezzi di comunicazione nell’affrontare situazioni del genere.

Chiediamo , ancora una volta, al Prefetto, alle forze dell'ordine e agli organi competenti di porre l'accento su quanto accaduto e sull'esigenza immediata di riscontri giudiziari al fine di garantire l'agibilità democratica nei/dei luoghi di aggregazione della comunità glbtq della nostra città.

Chiediamo una società libera, dirittuale, civile.

Esprimiamo preoccupazione e sdegno. Siamo vicini ai compagni e alle compagne del “Mario Mieli".
Ci auguriamo che i danni non siano ingenti e che in breve tempo possibile i locali dell’associazione vengano restituiti alle attività di sempre. Come da 25 anni. Forza !

I compagni e le compagne di GAJAMENTE – CRITICAL FORUM GLBTQ


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4 commenti:

AMg ha detto...

COMUNICATO STAMPA
GAYA CsF
(Cronisti senza Frontiere)

AGGRESSIONE AL
CIRCOLO DI CULTURA OMOSESSUALE
“MARIO MIELI”
Apprendiamo con notevole
tristezza, della aggressione al Circolo Mario Mieli da parte di giovani
ragazzini xenofobi e omofobi. Il problema di fondo non è propriamente
solo nei danni che questi stupidi giovani hanno perpetrato all’interno
del circolo, è che loro stessi sono il risultati del danno causato da
una politica a dir poco indifferente nei confronti del rispetto delle
libertà individuali e delle differenze sociali. Siamo tutti coscienti
del fatto che ogni governo che si è avvicendato negli anni scorsi, così
come questo che sta per insediarsi, ha promulgato promesse che non sono
mai state mantenute, in quasi ogni settore, soprattutto nei confronti
dei diritti civili ed umani. Il risultato è proprio questo, ossia un’
espansione della cultura omofobica e xenofoba nel nostro paese, con il
tacito benestare di una politica, non ha importanza di quale fazione,
che non si prodiga per la difesa dei cittadini, ma che pensa solo ai
suoi guadagni e a quelli dei più intimi amici. Noi di Gaya CsF, ci
auguriamo che quei pochi politici rimasti, che si contraddistinguono
ancora per serietà e per dovere civico, si adoperino affinché qualcosa
nel nostra paese cambi in maniera definitiva e che facciano sì che
inizi ad esistere una cultura e una serie di leggi che possano
garantire sia la libertà individuale e sia una vera e propria parità di
diritti per qualunque cittadino, specialmente per quelli che fanno
parte di categorie svantaggiate. Esprimiamo totale solidarietà al
Circolo di cultura omosessuale “Mario Mieli” stando loro vicini come
sempre e come sempre pronti di nuovo a lottare e a scendere in piazza.
Gaya CsF
(Cronisti senza Frontiere)
Movimento di libera informazione e
libera vita
Mail: gaya.cronistisenzafrontiere@virgilio.it
Mobile :
347.30.17.980

AMg ha detto...

COMUNICATO STAMPA
ARCIGAY "CONSOLI" L'AQUILA

SOLIDARIETA' AL CIRCOLO DI CULTURA OMOSESSUALE "MARIO
MIELI"

Ennesima intimidazione nei confronti della comunità GLBT nazionale, ieri 17 APRILE 2008 nel tardo pomeriggio un gruppo di violenti ed esaltati xenofobi si è introdotto dentro lo storico circolo di cultura omosessuale "Mario Mieli" a Roma provocando danni all'interno della struttura e intimidazioni nei confronti delle persone presenti. Una vera e propria aggressione tesa a reprimere ogni libertà individuale e ogni diritto di esistere nei confronti di persone e ideali di uguaglianza, pace, solidarietà, civiltà e libertà. "Malinconici roditori nostalgici" - sono stati definiti questi xenofobi da Carla Liberatore responsabile comitato promotore arcigay "Consoli" L'Aquila - che ha inoltre aggiunto: "Questo tipo di soggetti oltre a denotare una profonda maleducazione e inciviltà, fanno trasparire anche disagio e frustrazione che non permettono loro di avere una coscienza civile del rispetto di sé stessi e degli altri". Arcigay "Consoli" L'Aquila esprime tutta la propria solidarietà al circolo di cultura omosessuale "Mario Mieli" esortando tutti gli attivisti GLBT nazionali, tutti i massimi
rappresentanti delle associazioni per i diritti civili umani, tutti gli esponenti politici di centro, di destra e di sinistra e qualunque persona che crede fermamente nelle libertà individuali a non sottostare e a non farsi intimidire da questi atti di inconcepibile stupidità e arroganza.

Comitato Promotore
Arcigay "Consoli" L'Aquila
Mail: laquila@arcigay.it
Mobile : 339.87.94.768

AMg ha detto...

Da UAAR

NOTA : ci scusiamo con gli associati ed i simpatizzanti del Circolo UAAR di Roma per la mancata trasmissione diretta a tutti della presente notizia nella stessa serata del 17 aprile.

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La sera del 17 aprile intorno alle ore 20,00 il circolo MARIO MIELI è stato vittima di
una aggressione omofoba di stampo fascista.
La notizia è riportata anche sulla homepage del circolo di Roma http://uaarroma.altervista.org/index.php.
Riteniamo estremamente grave che nel mezzo di un ballottaggio elettorale si
debba assistere a simili manifestazioni che sono conseguenza diretta di una
cultura retriva condizionata da un regime confessionale.
Riteniamo ancor più grave la contenuta reazione della stampa sull'accaduto.

Il Circolo UAAR di Roma esprime la più sincera solidarietà agli amici della
più nota e famosa organizzazione romana nata in difesa dei diritti GLBT e
ribadisce la propria ferma opposizione ad ogni forma di violenza, ad ogni
forma di intolleranza e di mancato riconoscimento dei diritti fondamentali

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IL COORDINATORE
Francesco Saverio Paoletti

AMg ha detto...

Voglio esprimere agli amici del Circolo Mario Mieli, per ciò che hanno dovuto subire ieri, la mia personale solidarietà assieme a quella di tutti i soci della Fondazione Luciano Massimo Consoli .
E mi sento, ci sentiamo parte in causa, perchè è evidente che si è voluto colpire la nostra identità.
E' come se ognun* di noi, appartenenti alla Comunità varia, come Massimo la chiamava, fosse stato aggredito nella propria identità.
Quella identità di genere "diverso", che ancora così tenacemente ci viene ritualmente repressa e /o dimenticata da destra, dal centro e troppo spesso anche da sinistra, in questa nostra città, colonia principale di un regime teocratico e omofobo, in questo nostro paese Italia che arranca ad attuare il rispetto per le sue stesse leggi morali e civili per i suoi cittadini di tutte le forme e colori.
E così sentiamo come diretta a ciascun* di noi questa azione così vile e, purtroppo ancora così tanto usuale nello squallido panorama di omofobia e razzismo endemico per millenaria educazione a tutti i livelli della nostra società da suscitare solo un tiepido sdegno di facciata da parte di chi ha la responsabilità istituzionale della gestione delle regole della civile convivenza.
Vorrei illudermi che sia solo l'azione irresponsabile di qualche balordo, col cervello imbottito di qualche forma primitiva e sciocca di culto della violenza sconfessato e sconfitto dalla storia, a caccia di emozioni e notorietà a buon mercato... vandalismo bullomachista non persecuzione politica.....
Ma se avviene nel bel mezzo di una durissima campagna elettorale in cui si sono specati fantastillioni di parole per dimostrare la sinistrità, l'arcobalenezza, la democrazzia, il laicissimo di qualcuno piuttosto di qualche altro, mi sembra ci sia qualcosa che puzza... e in definitiva, almeno a livello nazionale ha vinto il nazionalismo, il campanilismo e il qualunquismo con altrettanti fantastillioni di parole per diopatriaefamiglia.
Questo è il bello della democrazia?
Ne prendo atto, ma non smetterò certo per questo di lottare con tutte le mie energie perchè si realizzi quel mondo di amore rispetto giustizia e collaborazione solidale che è possibile, lo sento e lo so, dove la diversità di genere non sia e non possa essere elemento di discriminazione, anzi dove proprio non possa esistere neanche l'idea della discriminazione...
Bisogna continuare a informare correttamente e a incitare e sostenere la lotta contro l'ipocrisia, a cominciare da noi stessi, senza smettere, insistere, insistere e insistere, senza farsi intimidire, ma anche senza cedere allo scoraggiamento o al timore, coltivare la nostra determinazione a pretendere ciò che ci appartiene, il rispetto umano, da parte di chiunque.
Perciò buon lavoro a tutti noi.

Alba Montori
p.s. mi auguro che le forze di pubblica sicurezza che non sono riuscite a proteggervi nel Circolo, siano almeno in grado di identificare e controllare i "vandali" e che magari provvedano ad evitare ai luoghi della Comunità varia e ai suoi componenti altre "sorprese" del genere...