Associazione Fondazione LUCIANO MASSIMO CONSOLI

1 agosto 2008

CARA ELUANA

Cara Eluana,

queste parole di silenzio accompagnino te e i tuoi genitori negli ultimi passi che da anni eri costretta ad aspettare. La vostra sofferenza è stata lunga e tortuosa. Sei stata relegata a un letto in uno stato che mai avresti voluto subire, alla mercè di altri, benché premurosi e amorevoli nelle cure del tuo corpo. Hai trovato un giudice illuminato e giusto che ha saputo sapientemente ricostruire il tuo concetto di vita e di morte, come d’altronde è stato fatto per Piergiorgio in tribunale. Se tu, cara Eluana potessi percepire le mie parole sorrideresti, come mi ha sorriso Piergiorgio, quando ho pronunciato il mio consenso per terminare la sua sofferenza. Il nostro volere, di tuo padre e mio, sta un passo in dietro dalla vostra autodeterminazione, tua e di Piergiorgio.

Puoi essere fiera di tuo padre, che, costretto dagli eventi tragici, già 16 anni fa, si è arreso, con grande responsabilità, alla tua voglia di libertà e ha continuato per te, inesausto e con grande dignità a reclamare l’adempimento della tua volontà.
Possa tu, cara Eluana, trovare riposo per sempre.

Con affetto

Mina Welby

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