Associazione Fondazione LUCIANO MASSIMO CONSOLI

14 agosto 2008

MESSICO ED AMERICA : DUE MODI DIVERSI DI VEDERE IL PERICOLO ‘OMOFOBIA’

Pare proprio che il Messico sia un paese decisamente affetto da omofobia. E pare che se ne siano accorti tutti. Tutti eccetto gli Stati Uniti, o meglio, le sue autorità federali che, negli ultimi tempi, hanno cominciato ad assumere atteggiamenti a dir poco curiosi.

Negli ultimi 14 anni, gay e lesbiche provenienti dal Messico hanno chiesto e ottenuto asilo politico negli Stati Uniti sulla base del loro orientamento sessuale e per il fatto che la cultura del "machismo" nel loro paese mette gli omosessuali in pericolo.

Ma, dal momento che il Messico e i paesi latino-americani cominciano a liberalizzare la legislazione che riguarda l'omosessualità, ospitano dei gay pride e ampliano le cure per le persone affette dall'AIDS, sta cominciando a diventare sempre più difficile ottenere asilo politico, almeno stando a quanto dichiarano gli avvocati americani e gli attivisti latino-americani.

"Per un certo periodo di tempo, sembrava come se ci fosse una corsia preferenziale se eri gay, venivi dal Messico e richiedevi l'asilo in America", afferma Arthur S. Leonard, professore alla New York Law School. "Ma stiamo arrivando ad un punto di svolta. I movimenti per i diritti dei gay hanno cominciato

[QUEERWAY]

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