Associazione Fondazione LUCIANO MASSIMO CONSOLI

15 maggio 2009

17 MAGGIO, GIORNATA MONDIALE CONTRO L'OMOFOBIA

Nella giornata che vede tutti noi [vorrei molto che anche le amministrazioni partecipassero sentitamente … non è mai accaduto, probabilmente non accadrà mai ! ] impegnati nella celebrazione della Giornata mondiale contro l’omofobia e nel solenne e commosso ricordo di uomini e donne vittime dell’odio, dell’omofobia e della transfobia, mi sembra opportuno, in punta di penna e senza retorica, ricordare e ringraziare prima di tutto l’uomo [ e il pubblico funzionario ] che è stato Nicola Calipari, morto per salvare la vita alla giornalista Giuliana Sgrena, candidata pacifista alle prossime elezioni europee [ mah !!!].

Un motivo particolare mi lega con la memoria a Nicola, funzionario allora della Squadra Mobile di Roma, che intervenne il 6 aprile del 1993 a un incontro che si tenne al Circolo di Cultura Omosessuale “Mario Mieli” per discutere l’urgente e attualissimo problema della violenza e degli omicidi [ “omocidi” ] perpetrati ai danni di persone omosessuali.

Una rievocazione radiofonica di quell’incontro mi ha permesso di constatare le reali doti dell’uomo Nicola di affrontare la questione con la necessaria [ma purtroppo scarsamente diffusa] competenza e con la sensibilità di comprensione della situazione di disagio vissuto dalle persone omosessuali nel denunciare le violenze subite e nell’affrontare pubblicamente gli atti processuali relativi.

La questione delle violenze è ancora oggi, purtroppo, largamente irrisolta, come ci testimoniano spesso le cronache giornalistiche; tuttavia seppur secondaria, mi sembra opportuno rilevare come accanto ad essa, permanga, anche in questo caso spesso irrisolta, una questione culturale di fondo, relativa al linguaggio e all’approccio adottati dalle istituzioni e dai mezzi di comunicazione nell’affrontare situazioni del genere.

Anche per questo motivo, la correttezza e la sensibilità dimostrata in quell’occasione da Nicola Calipari me lo rendono, oggi, ancora più vicino.

Grazie.

Paolo Violi
[GAJAMENTE CRITICAL FORUM GLBTQ]

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