Associazione Fondazione LUCIANO MASSIMO CONSOLI

14 ottobre 2009

LEGGE ANTIOMOFOBIA : TUTTO DA RIFARE

BINETTI, UN SIGNOR PROBLEMA

"La formulazione dell’emendamento era ambiguo. Il mio voto e’ in continuita’ e coerente con quello che avevo espresso due anni fa in Senato sullo stesso argomento".

Paola Binetti, deputata del Pd, nega di essere un "problema" per il partito, come osservato da Dario Franceschini e Pier Luigi Bersani, dopo il suo voto a favore della bocciatura del testo Concia insieme a quelli dei deputati di maggioranza e Udc.

Binetti si dice "sbalordita perche’ speravo che il testo potesse essere rinviato in commissione in modo che fosse riformulato in modo che ci fosse una separazione netta tra il no alla violenza e la liberta’ di espressione". Per lei, infatti, l’emendamento rischiava di "indurre in reato chi la pensa in modo diverso, ad esempio, rivendicando la superiorita’ del matrimonio".

E le critiche di Franceschini? "Lo capisco- ribatte- io pero’ non valuto questo voto in chiave di opportunita’ politica, ma in rappresentanza di un valore e di un modello di societa’. Io sono contraria a qualsiasi forma di violenza, ma questo emendamento lasciava la porta aperta ad interpretazioni ambigue che potevano configurare il reato di omofobia anche per opinioni diverse".

[Adnkronos]

VERGOGNOSO VOTO ALLA CAMERA

La maggioranza dei parlamentari ha oggi votato a favore della pregiudiziale costituzionale proposta dall’UDC, che intendeva accreditare che il termine “orientamento sessuale” non è presente nel nostro ordinamento giuridico. Si tratta di una bugia colossale! I termini sono presenti in tutti i Trattati e Direttive recepiti dal Parlamento e tra l’altro votati praticamente all’unanimità.

Oggi l’Italia ha dichiarato di fatto la sua non appartenenza all’Unione Europea e di questo bisogna chieder conto, ponendo con forza il problema in sede comunitaria.

Abbiamo assistito ad uno spettacolo vergognoso con interventi da parte di esponenti dell’UDC che hanno accostato l’orientamento sessuale a incesto, pedofilia, zoofilia, sadismo, necrofilia, masochismo e così via delirando.

Ancora una volta il Parlamento italiano, che stava discutendo una bozza di legge già ampiamente mediata e monca, di cui abbiamo criticato le lacune e le gravi esclusioni, prima di tutte quella ai danni delle persone transgender, ha deciso oggi di umiliare la dignità delle persone omosessuali!
La maggioranza della Camera dei Deputati, affermando quel principio di incostituzionalità, si è resa complice dei tanti Svastichella che imperversano nel Paese!

Questo ulteriore schiaffo ci convince ancor di più che la nostra battaglia di civiltà è giusta e indispensabile per cambiare un Paese avvilito da questa classe politica lontana da ogni volontà di giustizia.

La comunità lgbt è già mobilitata, non mancheremo di far sentire la nostra voce insieme a quella dei milioni di italiane e italiani indignati per il comportamento di questo Parlamento.

Aurelio Mancuso [Presidente nazionale Arcigay]

QUANTO AVVENUTO OGGI IN AULA E’ DIMOSTRAZIONE DI IPOCRISIA. MENTRE IL VATICANO BRINDA I MORTI E I FERITI LGBT ENTRANO NELL'OBLIO. GRAZIE AL LAVORO DELLA CONCIA, LAVORIAMO INSIEME PER LEGGI DI TOLLERANZA E GIUSTIZIA.

dichiarazione di Rita Bernardini, deputata radicale Pd e Sergio Rovasio, Segretario Associazione Radicale ‘Certi Diritti’:

“Quanto avvenuto oggi in aula sul provvedimento contro l’omofobia è la dimostrazione, ove ve ne fosse ancora bisogno, che chiedere semplici aggravanti di reati senza proporre nulla per battere il clima di intolleranza e di violenza, rischia di farci rimanere tutti con un pugno di mosche.

Mentre oggi in Vaticano si brinda, i morti e i feriti per causa di violenza omofobica e transfobica entrano sempre più nell’oblio. Per l’ennesima volta ha vinto l’ipocrisia e la falsità, tipici di questo paese che ignora il pregiudizio e l’odio sempre più diffusi contro le persone più deboli e che è incapace di combatterli con adeguate e specifiche campagne educative e informative, sul piano sociale e culturale.

Ringraziamo Paola Concia per l’enorme lavoro che ha svolto in qualità di relatrice del provvedimento antiomofobia; dobbiamo continuare a lavorare insieme per migliorare questo paese, per promuovere leggi di tolleranza e giustizia, per proteggere le persone lesbiche, gay, bisessuali, transessuali, transgender, esposte al pregiudizio, all’odio e ai diritti negati”.

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