Associazione Fondazione LUCIANO MASSIMO CONSOLI

26 aprile 2010

PEDOFILIA: OMOSESSUALI IN PIAZZA PER VITTIME,SERVE GIUSTIZIA

AFFERMAZIONI BERTONE ALIMENTANO VIOLENZA;CHIESA INDAGHI SU REATI (ANSA) - ROMA, 24 APR - 'Omosessuale non significa pedofilo'. Le affermazioni del segretario di Stato Vaticano, cardinal Tarcisio Bertone, sono 'antiscientifiche' e 'alimentano la violenza contro gli omosessuali'.

Le richieste di perdono da parte della chiesa verso le vittime 'non bastano, chiediamo venga fatta giustizia'. Lo hanno voluto ribadire con forza, oggi durante una manifestazione a Roma, le associazioni per la difesa dei diritti degli omosessuali, tra le quali Arcigay, Di' Gay Project, Arcilesbica, Famiglia Arcobaleno, Certi Diritti, Mit, Agedo e il Circolo Mario Mieli.

Un incontro 'simbolico', ha spiegato il presidente di Arcigay, Paolo Patane', contro la pedofilia e a difesa dei diritti degli omosessuali, che 'rifiutano' le affermazioni di Bertone, 'false e pericolose. LaChiesa deve assumersi le sue responsabilita' e far luce su quanto avvenuto, denunciando i colpevoli'.In piazza Santi Apostoli si sono riuniti diversi sostenitori dell'iniziativa con striscioni ('I Gay contro la pedofilia'), cartelli ('Pedofilia: il problema non sono gli omosessuali';

'Preti pedofili falsi come Giuda') e alcune bandiere 'No Vat - Piu' autodeterminazione meno Vaticano' del coordinamento Facciamo Breccia. Imma Battaglia, presidente di Di' Gay Project ha chiesto che il movimento lgbt venga ricevuto ufficialmente dalle gerarchie vaticane, 'per parlare faccia a faccia con chi strumentalizza la nostra vita'. La presidente del Circolo Mario Mieli, Rossana Praitano, ha condannato le affermazioni del segretario di Stato vaticano per i 'contenuti culturali devastanti'.

'Volevamo manifestare in piazza Pio XII o davanti a Castel Sant'Angelo ma ci e' stato vietato - ha denunciato Sergio Rovasio, segretario di Certi Diritti - il nostro Stato si genuflette ai voleri del Vaticano.
Per affermazioni quali quelle fatte da Bertone - ha aggiunto - chiunque sarebbe ora sotto calunnia, ma secondo i nostri legali noi non possiamo neanche denunciarlo'. Rovasio ha chiesto quindi scuse'piu' articolate' da parte della Chiesa alle vittime e 'piu' solidarieta'' a chi ha subito abusi e 'non solo al Papa e ai vescovi' da parte della cittadinanza.

Oltre alla manifestazione romana, anche a Bologna le associazioni omosessuali sono scese in strada con una 'processione laica', ha ricordato Paolo Patane'. (ANSA).

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