Associazione Fondazione LUCIANO MASSIMO CONSOLI

4 marzo 2011

IL SOLDATO GAY CHE HA INGUAIATO GLI USA RISCHIA LA MORTE.

Bradley Manning è accusato di aver passato a Wikileaks le migliaia di cablogrammi che hanno imabarazzato l'America. In carcere senza una data del processo, rischia la pena capitale. E di impazzire.

Lasciato nudo per 7 ore "ma non per torturarlo" precisano dal carcere di Quantico, in Virginia, dove si trova Bradley Manning da 8 mesi. Per il soldato americano accusato di aver passato a Wikileaks l'imponente mole di cablogrammi che imbarazzano gli ambasciatori USA nel mondo, il rischio di impazzire è alto. Detenuto 23 ore su 24 in condizioni di masssima sicurezza, lasciato sempre in calzoncini, incatenato durante le poche visite concesse, e ventidue capi di imputazione che lo mettono a rischio di pena capitale. "Cospirazione col nemico" è l'accusa più pesante.

Attivista per i diritti gay, il 24enne Bradley non starebbe pensando al suicidio, ma quello che gli sta capitando è l'ennesimo tassello di una vita non certo facile. Cresciuto in una cittadina rurale e ultrareligiosa dell'Oklahoma decide di arruolarsi, ma senza mai sentirsi fino in fondo parte del mondo militare per le discriminazioni che attua la legge sul "Don't ask, don't tell".

Il perché Bradley abbia passato i files super riservati al sito di Julian Assange starebbe tutto qui: una vendetta verso il suo paese che non permetteva fino a poco tempo fa ai gay nelle forze armate di dichiararsi. E' stato il fidanzato Tyler Watkins, drag queen nei locali gay ma anche hacker, ad avvicinarlo al mondo di Wikileaks. Adesso il soldato rischia grosso. Se solo avesse saputo che da lì a poco la clausola "Don't ask, don't tell" sarebbe stata cancellata da Obama ...

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