Associazione Fondazione LUCIANO MASSIMO CONSOLI

28 maggio 2011

PETER BOOM, UN ALTRO AMICO CHE SE N'E' ANDATO ...

Mentre sono qui al computer ancora dolorante per una stupida caduta su un "nuovo" e ben imbrecciato marciapiede di Viterbo, penso al BELLISSIMO Peter che se n'è andato via - dove?- l'altra sera, magari incazzato sacrosantamente per l'inefficienza dei soccorsi che aveva chiesto, che stavano lì davanti alla sua porta incapaci di capire che lui non poteva aprirgli e dovevano entrare da soli in qualche modo, presto e subito.

Bello e "impossibile", era Peter, Pietro Albero come affettuosamente lo chiamavo, perché il suo cognome questo significa nel suo paese originario, Olanda,- "le plat pays" - e lui amava gli alberi cui ha dedicato un libro delizioso, cui tanto somigliava, con i suoi piedi ben saldi nella Terra , tronco robusto e forte, orgogliosamente svettante nel sole, rami generosi e pronti a raccogliere il vento e a dar riparo e frutti a chi ne aveva bisogno...

Quanti anni fa abbiamo incrociato la prima volta le nostre strade ?

Ricordo che è stato su un qualche set di cinema, ero intorno ai diciotto anni, epoca in cui ero in guerra con l'universo intero dell'ipocrisia della pretesa normalità e ci siamo scoperti amici, compagni, in un attimo.

Lui in quel ampo ( cinema) era sempre al centro delle attenzioni femminili, col suo bel fisico, i suoi candidi occhi azzurri, le sue chiome bionde e lucenti, la sua passionalità un po' romantica che si intuiva sotto i suoi modi nordici.

E io ero persino un po' invidiosa della sua bellezza e del suo successo; lo prendevo un po' in giro per la sua eterosessualità e gli dicevo che non si può mai dire, nella vita ci si innamora delle persone, prima e oltre il loro sesso biologico di appartenenza, per cui non possiamo né farci imporre e neanche imporci di essere sessualmente in un modo prestabilito, chissà ..

.Lui un po' si arrabbiava, è sempre stato piuttosto suscettibile, da buon ariete, ma poi sbottava subito a ridere, con la sua risata solare e allegra, e mi rispondeva per le rime: con quel suo vago accento straniero, così sexy, che gli facevo pure il verso, e il suo lucido e laicissimo humour, tutto olandese, a-cattolico da secoli.

Ripensandoci probabilmente gli dovevo apparire incredibilmente buffa, una ragazzina parecchio complicata e assolutamente irriverente, che invece di fargli la corte gli dichiarava tranqulla tutto il suo disinterese sessuale, e invece si divertiva a discutere "da uomo a uomo" di cose di cui la maggior parte delle donne, italiane per giunta, avevano una paura boia, anzi, le consideravano proprio scandalose! Ricordo che persino mio padre che lo conosceva per motivi di lavoro e quindi sapeva della sua fama di tombeur de fammes, era piuttosto sospettoso all'inizio su questa mia "strana " amicizia . Poi ci ha fatto amicizia anche lui, ha capito di che natura era la nostra relazione e mi ha raccontato molte cose belle di lui, e anche di come il suo carattere fumantino e poco incline al compromesso( dpotutto anche mo padre non scherzava) lo mettesse spsso in difficoltà nella professione...

Qualche anno dopo, quando ci siamo ritrovati accomunati dalle stesse lotte per la libertà e lui aveva scoperto con grande sincerità la sua prima omo e poi pansessualità, gli ho chiesto come mai eravamo diventati così buoni amici e ridendo m'ha dichiarato tranquillo che in questo strano mondo riuscivamo a capirci anche senza troppe spiegazioni, però era simpatico e divertente darsele, perfino azzuffarci se non eravamo d'accordo, tanto non avremmo smesso di rispettarci, di volerci bene,perché volevamo le stesse cose!

Eppure ho visto molte volte la gente scontrarsi frontalmente con il suo " caratteraccio", perchè sapeva essere molto duro, anzi inflessibile, con gli ipocriti, i vigliacchi e tutti coloro che non rispettano gli altri, e sapeva lanciare fuoco e fiamme anzi autentici missili, dai suoi occhi che sapevano essere così affettuosi e dolci, contro chi osava sfidare la sua intelligenza e la sua passione per la libertà e la giustizia, che troppo spesso ha pagato duramente di persona, ma senza mai lasciarsi piegare a compromessi...

oh si, caro Peter, mi mancherai !
avrei voluto che vedessi l'ultima nata tra le mie strane opere che amavi: per uno strano gioco del destino l'ho terminata ed esposta all'Acrobax, proprio mentre tu te ne andavi.

Si chiama "pansexuality" e avrei voluto che la vedessi, ma forse l'hai vista già.

Alba Montori

I funerali di Joan Peter Boom si terranno lunedì 30 maggio alle ore 14.30 presso il Cimitero di San Lazzaro a Viterbo (indicazione Tempio crematorio).

[info GIOVANNI AURIGEMMA 329.983.55.64 / ufficio stampa DORIANA GORACCI]

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