Associazione Fondazione LUCIANO MASSIMO CONSOLI

13 giugno 2011

AMINA, TUTTA UNA BUFALA !

Per giorni ci si è chiesti se Amina Arraf, attivista siriana rapita da due uomini armati, esistesse davvero. Ora la conferma: si tratta di uno studente americano in Scozia


Tutta un' invenzione. I toccanti post scritti da Amina sul padre, il rapimento da parte di due persone armate la scorsa settimana. Il blog A Gay Girl in Damascus non è stato creato da una giovane lesbica e attivista politica siriana, ma da uno studente americano in Scozia, Tom MacMaster.

Lo confessa lui stesso con un post sul blog di Amina, scusandosi con i lettori. La sua unica intenzione era aumentare l'attenzione sui paesi arabi e mostrare agli occidentali come si viva davvero in Siria. E ci era riuscito lo scorso aprile, con il post dedicato al padre di Amina, che gli era valso diverse interviste e una grande esposizione. Un'esposizione che forse non gli era bastata, visto che lo scorso 6 giugno aveva inventato e annunciato sul blog il rapimento della giovane siriana.

Ma, dopo una grande eco mediatica, erano iniziati a sorgere i dubbi. Nessuno dei giornalisti che l'avevano intervistata era mai riuscito a parlarci di persona, gli scambi erano avvenuti sempre per mail. Anche la presunta fidanzata di Amina, una giovane canadese, non l'aveva mai vista, se non in foto. Foto che, dopo aver fatto il giro del mondo, si è rivelata essere di una donna inglese. Così si è iniziato a scavare a fondo, chiedendo addirittura su Twitter se qualcuno l'avesse mai incontrata. Il cerchio nel week-end stava iniziando a stringersi: in una discussione online è saltato fuori un indirizzo di Amina, ma appartenente a uno studente americano ora a Edinburgo. E l' indirizzo Ip di computer usati da Amina per mandare mail sono stati fatti risalire proprio all'università scozzese. Altra prove: una foto del blog della giovane siriana era stata pubblicata precendentemente dalla moglie dello stesso studente, Britta Froelicher.

Alla fine MacMaster si è fatto avanti e ha rivelato l' inganno. E qualcuno si chiede: quanti danni ha fatto, sviando l'attenzione dalla situazione siriana e dirottandola su una bufala?

Andrea Gentile

1 commento:

AMg ha detto...

Se l'Amina del blog è una invenzione, la persecuzione violenta degli oppositori che chiedono la fine dello strapotere del dittatore siriano e dei suoi accoliti in cambio di democrazia purtroppo non lo è. E se l'invenzione di un blogger è servita ad attirare l'attenzione globale sulla situazione delle persone che vogliono libertà e democrazia anche in Siria e che dal regime sono ammazzate, arrestate e costrette a rifugiarsi all'estero, ben venga la "bufala".

Libertà giustizia e democrazia per tutti coloro che lottano senz'altre armi che la loro intelligenza e la loro indignazione perché anche il loro paese Siria diventi civile.