Associazione Fondazione LUCIANO MASSIMO CONSOLI

24 giugno 2011

"COMPORTATEVI MALE ..."

(NewTuscia) - VITERBO - Pienone alla Rocca Albornoz di Viterbo anche per la seconda serata del Tuscia Film Fest, dedicata al ricordo di Peter Boom.

L’attore e artista, recentemente scomparso, è stato commemorato con la proiezione di un video celebrativo e a seguire nell’incontro con gli attori Renato Scarpa, Roberto Nobile ed Erik Merino, tre “cardinali” di Habemus Papam. Il film di Nanni Moretti, in cui anche Boom aveva recitato nella parte di un cardinale, è stato proiettato nella stessa serata.

Per il programma completo e tutte le informazioni sul TFF: www.tusciafilmfest.com.

Ieri la serata è iniziata con il video che abbiamo montato in ricordo di Peter.

Buio e poi "Fuoriiiii!" con il boato di ingresso che introduce la canzone. Quando sullo schermo, dopo le fotografie, sono apparse le parole "in ricordo del grande PETER BOOM" è partito un lungo commovente applauso anche se il video non era finito, e come molti tra il pubblico ho sorriso ancora una volta leggendo il suo indelebile "COMPORTATEVI MALE" che abbiamo inserito a chiare lettere in chiusura.

Poi è stato il momento degli interventi degli attori, i cardinali, gli stessi che erano venuti anche al funerale.

Franco Grattarola ha chiesto ad ognuno di loro di parlare di Peter e di lasciare un ricordo prima di parlare del film. Tutti e tre hanno detto delle cose bellissime.

Renato Scarpa ha ricordato con affetto Peter, non lo conosceva prima di girare il film. Gli è rimasta impressa la sua vitalità, il suo essere dichiaratamente anticlericale, gay e mangiapreti e di come questo suo atteggiamento di apertura potesse paradossalmente essere "evangelico", nel senso di colui che viene da te, come in una missione, a portarti parole di tolleranza e rispetto.

Infine ha citato una frase di Dickens, dicendo che Peter "è una di quelle persone che incontri quando la vita vuole farti un regalo".

Poi ha lasciato che Roberto Nobile leggesse alcune considerazioni che aveva stampato su di un pezzo di carta. Non voleva leggerle e invece ha scritto delle cose bellissime e toccanti. Ha raccontato come ha vissuto l'arrivo al funerale, e il rientro a casa dopo l'ultimo saluto a Peter. Ha raccontato i silenzi, la commozione, il campo di sepoltura che metteva tristezza e l'ironia della sorte di vedere Peter in compagnia delle suore. Ha raccontato di quando il funerale è finito ed è rimasto in compagnia dei suoi compagni di viaggio, di ciò che si sono detti, degli interrogativi sul tempo che resta ad ognuno, ma anche la gioia della vita che va avanti nonostante tutto. Poi il film... l'avevo già visto proprio insieme a Peter ed Emanuela, non ci era piaciuto la prima volta, ma ieri mi è sembrato più toccante e anche più divertente... eravamo molto emozionati.

Questo è in breve quello che riesco a buttare giù, a raccontarvi delle sensazioni di ieri sera.

Mi spiace per chi non è potuto venire, e se non ho fatto molto per alleviare la sua sofferenza. Per chi come me non crede, Peter purtroppo non era lì a prendersi gli applausi.

Peter non è lì in mezzo alle suore, nè sorride benevolo del video che abbiamo montato, e anche se mi piacerebbe Peter non è neanche lì a darmi una pacca sulla spalla quando vado su quel terreno che ho sempre evitato a dar da mangiare ai suoi deliziosi gattini.

Per quanto mi riguarda Peter è ciò che ha lasciato in ognuno di noi e quello che facciamo è provare a dare un senso a ciò che resta, e ognuno lo fa a modo suo.

Giovanni Auriemma

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