Associazione Fondazione LUCIANO MASSIMO CONSOLI

16 aprile 2019

Da Rome Gay News - INDIETRO... CON LA MACCHINA DEL TEMPO....

da Massimo Consoli

Per noi e' come se fosse Natale, in questi giorni.

Lo "Stonewall" è l'anniversario piu' importante, è l'elemento che unisce gay, lesbiche, trans, queer di tutto il mondo.
Non c'è retorica in queste parole, ed è una realtà che nessuno meglio di noi può sperimentare quotidianamente.
Vi propongo un articolo pubblicato su "Rome Gay News" del 21 Luglio 1990, scritto da Marco Melchiorri per farvi assaggiare un po' di sapori antichi.
Direi quasi "biologici". L'autore (scomparso nel '94) e' una delle tessere piu' importanti nel mosaico che raffigura la nostra storia: negli anni Settanta collaborava alla "Pagina Frocia" del quotidiano "Lotta Continua", e nel 1983, fu tra i fondatori del circolo "Mario Mieli".
Buona lettura.

ROMA: GIORNATA DELL'AFFERMAZIONE GAY

di Marco Melchiorri

Se i nostri amici al di la' dell'Atlantico fanno, come sempre, le cose in grande, anche noi non scherziamo mica a giudicare dalla riuscita del 21° anniversario dei fatti dello "Stonewall" che quest'anno, a Roma, sono stati ribattezzati "Giorni dell'Affermazione Gay".
E questa volta, a sottolineare l'entusiasmo ed il rinnovamento dell'urbe che ha visto la rinascita ed il proliferare di un arcipelago di gruppi in tutta la citta', la festa e' stata realizzata con la collaborazione del circolo "MARIO MIELI", che ha una vasta esperienza nel campo, con il giovane circolo "Stonewall", con il settimanale "Rome Gay News", e con l'Archivio di Massimo Consoli.
Possiamo dire che ormai - grazie anche agli sforzi tenaci fatti dai gruppi gay per aumentare il grado di coscienza e consapevolezza di tanti tra noi - l'idea del 28 giugno come ricorrenza di riscossa gay comincia seriamente a diffondersi. Ancora due o tre anni fa erano in parecchi a non sapere cosa
indicasse questa data. Adesso ci si comincia a "fare gli auguri" proprio come per le grandi ricorrenze. Segnali della storia!
Uno scenario al tempo stesso essenziale e sfolgorante nella magica notte d'estate romana: il Punto Incontro, spazio polivalente della FGCI, vicino a piazza Vittorio, che l'anno scorso aveva gia' visto un'analoga iniziativa.
Gia' alle nove di sera le strade antistanti avevano perso il loro abituale carattere tenebroso e degradato. Tanti giovani - gay e non gay, uomini e donne, ma tutti ben visibili - passeggiavano allegramente, senza paure o falsi pudori. Una nuova "città del desiderio", un po' più di luce in
questa metropoli affannosa, sordida, anonima. E dire che la zona in questione e' normalmente assai poco raccomandabile. Solo a due passi c'è la famigerata ex-Centrale del latte, teatro recente di oscuri episodi di violenza e simbolo da dieci anni del degrado di Roma.
Subito dopo l'ingresso, lo sguardo viene catturato dalla monumentale mostra fotografica sulle Giornate dell'Orgoglio Gay. Dobbiamo a Massimo Consoli ed al suo prestigioso archivio messo a disposizione, il 90 per cento del materiale presente, che i ragazzi e le ragazze dello "Stonewall" hanno
pazientemente scelto, catalogato ed allestito con didascalie, fornendo una magnifica occasione per rivisitare la nostra storia piu' recente.
Vent'anni di cortei, manifestazioni, testimonianze importantissime: la mostra comprendeva i momenti più salienti delle gay pride marches americane, insieme con i personaggi, i gruppi più disparati (i protagonisti - da David Thorstad, autore del saggio "Storia del Primo Movimento per i Diritti
Omosessuali"(1), ad Harry Hay, fondatore della mitica "Mattachine" nel 1948 (2), fino ad Harvey Fierstein, autore della celeberrima "Torch Song Trilogy" -), le fiaccolate in sostegno della lotta all'aids, e perfino un'intera collezione di spille commemorative (bellissime e variopinte), per non
parlare del primo annullo postale al mondo che uno Stato (gli USA) ha dedicato al ventennale del 28 giugno.
Massimo Consoli, che ha partecipato alla Sesta Conferenza Internazionale sull'Aids a San Francisco, è riuscito ad arrivare in tempo a Roma per portare materiale fotografico inedito sui recenti avvenimenti (3), compresa la gay parade di quest'anno, che si è svolta il 24 giugno, e le immagini
delle cariche poliziesche contro le manifestazioni gay per il boicottaggio della conferenza che, così, abbiamo potuto subito vedere nella mostra. Insieme al materiale americano c'erano le foto dei momenti più' esaltanti del movimento gay italiano, come la conquista del "CASSERO" a Bologna (28
giugno 1982), o le varie manifestazioni romane.
All'interno, due suggestivi ambienti magistralmente rivestiti ed arredati per l'occasione: il cortile, dov'era sistemato lo spazio-libri, un fornitissimo bar con torte bio-illogiche dolci e salate, un vasto
angolo-salotto con tanto di tavolini, sedili di cinema e video; la sala teatro la quale, nonostante il caldo intensissimo, è stata sempre gremita di gente.
Alle 23.00, il via agli spettacoli organizzati dai ragazzi del "MIELI". Per primo, da Roma, Antonio Rezza, con la serie di sketch "La Solitudine è una Grazia di Dio".
Dopo una breve pausa, espressamente arrivati da Bologna, ecco Sandro Fullin (in arte Limona Sligovic) e Rinaldo Lucchini (Brunilde), del famigerato KGB & B, gruppo teatrale del "CASSERO", ormai consolidato nelle sue ribalderie, alle prese con il vecchio versatile (nostrano) presentatore della serata, Giorgio Gigliotti, il quale cercava di mostrarsi alla bassezza della situazione, finché non è stato letteralmente rapito da una debordante gorgone-Brunilde, che abbiamo visto irrompere sulla scena al suono della Cavalcata delle Walkirie.
A questo punto, trasferimento per tutti nel cortile dove, con una temperatura più clemente ed uno spazio più generoso, attori e spettatori hanno potuto gustare il video capolavoro del gruppo artistico del "CASSERO", "Casserograd 2999: La Rivolta", fortemente ispirato per immagini, colore e
stile, alla ben nota "Metropolis" di Fritz Lang.
E' passata la mezzanotte: la gente sciama ma non scema. Il cortile vede intrecciarsi conoscenze, flirt, amicizie, antichi amori ed antiche rivalità, mentre nella sala si da' inizio alle danze più sfrenate con
musica che spazia, senza frontiere, negli anni e nei generi fino alle quattro, ed oltre!
Ancora una volta, nel complesso, l'occasione per celebrare l'orgoglio gay e' pienamente riuscita. Ciò che più ha colpito è stata la freschezza di un pubblico eterogeneo dove si potevano vedere, mescolati e senza un vero tratto distintivo, etero e gay, uomini e donne, volti del "giro" e facce mai viste: un melange senza muri divisori, esattamente l'opposto del ghetto, dove non sapevi più - né forse era realmente importante - quale fosse la connotazione del tuo vicino, quale la natura dello sguardo che catturavi, che ti catturava. E' questa, forse, senza barriere doganali, senza dazi né passaporti, la città che noi sognamo, dove libero è il gioco dei desideri..
Una tendenza dei nostri anni Novanta, dopo tante discussioni sui rischi di ghettizzazione e su quelli di camuffamento?
In linea appare anche il dibattito che, nella stessa giornata, alle ore 18.00, il circolo "Stonewall" aveva indetto sul tema "Razzismo e diversità sessuali: Esiste oggi un razzismo antiomosessuale?", e che ha visto la partecipazione di esponenti delle comunità straniere di Roma, del Circolo Prospettiva Socialista, della Federazione delle Chiese Evangeliche d'Italia, in via degli Ausoni 84 (00185 Roma, tel. 06-494 0821).

Marco Melchiorri

NOTE

(1) Il titolo esatto è: Per una storia del movimento dei diritti omosessuali. 1864-1935.
(2) In realtà, la Mattachine venne fondata il 20 luglio del 1951, anche se Harry Hay era in pieno fermento organizzativo fin dal 1948.
(3) Ero appena tornato in Italia. A San Francisco, la domenica precedente, avevo scattato dieci rollini da 36 durante il Gay Pride: un totale di 360 foto! Quattro rollini li portai a sviluppare nel corso della stessa manifestazione. Misi in ordine le foto durante la sosta a New York cosicchè, una volta rientrato a Roma, potei esporre una grande quantità di immagini del Pride di pochi giorni prima.

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