Associazione Fondazione LUCIANO MASSIMO CONSOLI

30 aprile 2008

LA DISGRAZIA DI ESSERE LESBICI...

Gli abitanti dell'isola di Lesbo, patria dell'antica poetessa Saffo, hanno annunciato ieri, martedì 29 aprile, che rivendicheranno in tribunale l'impiego esclusivo del termine lesbica, "usurpato" secondo loro dalle omosessuali.

I soggetti che reclamano, due abitanti dell'isola ed un militante di un gruppetto nazionalistico paesano, Dimitris Lambrou, chiedono alla giustizia di impedire che l'Unione greca omosessuale e lesbica (Olke) continui a portare questo nome.

In un testo intitolato "La disgrazia di essere Lesbico (a)", pubblicato nel suo sito, il sig. Lambrou giudica che gli abitanti dell'isola sono vittime di una "violazione psichica e morale" a causa della "confisca" da parte delle omosessuali di un appellativo di appartenenza geografica.

"Questa questione è assolutamente ridicola. Ciò detto, se saremo convocati dalla giustizia ci faremo intendere ", è il commento all'AFP di una dei responsabili dell' Olke, Evangélia Vlami.

La questione deve essere giudicata all'inizio di giugno ad Atene.

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