Associazione Fondazione LUCIANO MASSIMO CONSOLI

16 aprile 2008

TV: ECCO REPARTO TRANS, AMORE E RABBIA DIETRO LE SBARRE

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ROMA - Sezione transessuali del carcere maschile di Rebibbia a Roma: cinque detenuti e i loro destini ripresi dalle telecamere, ammesse per la prima volta oltre quei cancelli che separano i detenuti trans da tutti gli altri. Da un'idea di Matilde D'Errico, Maurizio Iannelli e Marco Penso, autori di tre programmi tv di grande impatto e novità (Liberanti, Residence Bastoggi e Hotel Helvetia), arriva su Cult (Sky), ogni mercoledì con doppio appuntamento alle 22:00 e alle 22:30 a partire da domani, l'inedita docu-story Reparto Trans.

Prodotta da La Bastoggi e Ruvido Produzioni per Fox Channels Italy, questa serie in 10 episodi è stata girata in uno dei penitenziari più grandi d'Italia, precisamente dentro una sezione speciale, isolata dalle altre, con all'interno i detenuti transessuali. I protagonisti sono Perla (Dario Dorrego, 27 anni, argentino, arrivato a Rebibbia con una quinta misura di reggiseno e una condanna a 5 anni per lesioni aggravate), Manolo (Manolo Costa, romano, 21 anni di galera per omicidio durante una rapina. In carcere lavora in falegnameria), Cinzia (Emanuel Paredes, 45 anni, peruviano, si prostituiva e intanto borseggiava con destrezza i suoi clienti, condannata a 8 anni per rapina aggravata), Ginevra (Marco Generale, 28 anni, napoletano, si dichiara unica nazi trans al mondo.

Condannata a 3 anni per furto e ricettazione di motorini) e infine Angelo (Angelo Domenico Verdoni, 40 anni, unico gay del reparto trans, condannato a 21 anni per una storia iniziata in chat e finita con un omicidio. Oggi lavora al call center di Rebibbia). I cinque detenuti vivono, seguiti dalla telecamere, un'estate di amori, conflitti, passioni, rabbia e riflessioni.

Ginevra, l'ultima arrivata nel Reparto Trans, s'innamora di Cinzia, la veterana della sezione. Ma l'amore tra le due degenera ben presto in liti, ferite e minacce, al punto che Cinzia, stanca degli scatti d'ira di Ginevra, deve farsi trasferire. Perla ha incontrato Manolo tra i banchi della chiesa del carcere. Tra loro è da subito un colpo di fulmine. Lui le manda fiori e le dedica canzoni. Lei lo guarda dalla sua cella con occhi sognanti quando lo vede allenarsi nel cortile della sezione maschile. Quello tra Perla e Manolo è però è un amore impossibile: il regolamento carcerario vieta infatti qualsiasi contatto tra detenuti di reparti diversi. Ad ostacolare la loro relazione, convinto che i loro continui tentativi di aggirare le regole possano portare a nuove restrizioni, c'è anche Angelo, l'unico ospite gay della sezione transessuali. In quindici anni di carcere non si è mai vestito da donna e con i trans - in particolare con Perla - non va d'accordo.

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