In un’intervista al magazine Clubbing e al portale Gay.it, il candidato
sindaco di Roma Francesco Rutelli spiega come tutelerà i diritti di
gay, lebsiche e trans.
«Roma sarà sempre più la città dell’accoglienza e dell’inclusione, dove l’intercultura
sarà un valore vero, dove la pari dignità sociale di tutti i cittadini sarà pratica civile
e politica». Così il candidato sindaco Francesco Rutelli spiega le basi del suo
programma per la comunità LGBT (lesbica, gay, bisex e trasngeder) romana al
portale Gay.it e al magazine Clubbing.
Rutelli indica i punti programmatici su cui si è impegnato con le associazioni gay
di Roma: «l’impegno contro qualsiasi discriminazione sulla base di ogni orientamento
sessuale a Roma e contro ogni persecuzione nel mondo; conferma e miglioramento
dei servizi per tutti i romani comprese le coppie di fatto; costante attenzione e
verifica delle condizioni di vita della comuità lgbt; iniziative nelle scuole contro il
bullismo; istituzione di un Centro Internazionale della Cultura Omosessuale.»
E alla domanda su quali siano le priorità, Rutelli risponde: «Il rispetto e la sicurezza.»
Su questi temi il candidato sindaco si è impegnato a «siglare un protocollo d’intesa
con la Questura di Roma contro la violenza e la prepotenza» e a istituire
«il patrocinio legale gratuito contro il mobbing per orientamento sessuale».
GRILLINI - Cosa pensi di Rutelli?
(Intervista a cura di Felix Cossolo, direttore di Clubbing)
Rutelli è il massimo responsabile della bocciatura di tutte le leggi che interessano
la comunità lgbt: ha ritirato il patrocinio al World Pride nel 2000, ha portato i
teodem in parlamento capitanati dall'omofoba senatrice del cilicio Paola
Binetti, quella che ha detto che siamo "deviati", ha voluto e votato la pessima
legge 40 sulla inseminazione assistita che introduce nell'ordinamento giuridico
italiano la discriminazione verso le coppie lesbiche e omosessuali, si è schierato
con la gerarchia cattolica durante il referendum sulla legge quaranta, ha imposto
la cancellazione del pacs nelle elezioni politiche del 2006 ed è stato il sommo
responsabile della bocciatura delle norme anti-omofobia in Parlamento.
Rutelli è l'avversario numero uno nel centro sinistra della comunità lgbt. E' abbastanza?
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