Sarà colpa di Santiago de Compostela, meta europea del pellegrinaggio cattolico ma Al Bano, che parteciperà al prossimo Festival di San Remo con una canzone dal titolo che ci aveva fatto ben sperare, “L’amore è sempre amore”, ha subito una fulminazione alla Santa Teresa d’Avila e, dall’alto dei suoi 65 anni, profetizza sul fastidio che gli recherebbe avere un figlio o una figlia omosessuale, sulla natura che a volte gioca brutti scherzi ed infine sparge consigli su come vivere la condizione omosessuale in silenzio e privatamente, includendo in questo la sua netta contrarietà ai gay pride troppo ostentati e “mascherati”.
Detto da Al Bano, che in quanto ad esposizione mediatica è secondo solamente alla moglie (od ex-moglie?) Loredana Lecciso, fulgido esempio di sobrietà e da additare ai figli e alle future generazioni come il tipico esempio di come si può vivere senza ostentare, il tutto sembra un po’ ridicolo.
Vogliamo rassicurare il cantante pugliese che non perderemo un’ora di sonno per le sue parole. Noi non siamo l’esposizione di Sodoma e Gomorra, come egli asserisce: quando parliamo di amore, pensiamo alle relazioni di persone dello stesso sesso che si assumono in maniera solidale e reciproca degli impegni su un progetto di vita comune.
Il Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli ritiene che le parole di Al Bano rappresentino in maniera evidente quella strisciante discriminazione nei confronti della diversità e la pessima conoscenza che ha del mondo omosessuale.
Andrea Berardicurti [Segreteria Politica Circolo di Cultura Omosessuale ‘Mario Mieli’]
ecco le dichiarazioni di Albano :
"Non mi vanno giù i gay pride": parola di Al Bano, 65 anni, intervistato da Vanity Fair in edicola da domani, alla vigilia della tredicesima partecipazione al festival di Sanremo con il brano L’amore è sempre amore.
Da Santiago de Compostela - dove si trova per la promozione del disco Todos sus grandes èxitos in español, raccolta di successi cantati in spagnolo - Al Bano dice la sua sul festival e risponde tra l’altro a una domanda sul brano di Povia, Luca era gay, che ha già scatenato polemiche sull’omosessualità vissuta come qualcosa da cui guarire.
"Come padre - dice il cantante - mi avrebbe sicuramente dato fastidio avere un figlio, o una figlia, che non appartiene al suo sesso. Però bisogna fare i conti con la natura, e la natura, a volte, gioca strani scherzi". Al Bano, che si definisce "cattolico praticante", agli omosessuali dice: "Non sono per i ghetti, ma non fate tutto questo cancan, vivete le vostre cose in privato. Non mi vanno giù i gay pride, quelli che sfilano mascherati... A uno vaccinato come me possono far ridere, purtroppo, ma se li vedesse mia figlia piccola mi darebbe fastidio. Mi sembra l’esposizione di Sodoma e Gomorra".Il cantante rivela anche che in passato gli è stato chiesto di candidarsi ("a sinistra e a destra. Solo una volta, nel ’94, per un po’ ho pensato di scendere in campo con Berlusconi, ma poi ho accantonato l’idea") e annuncia l’intenzione di "fare un trio con Ranieri e Morandi".
[fonte ANSA]
2 commenti:
Povero AlBano.. mi riporta alla memoria le "posizioni" di un tal ZeroRenato...
Insomma, pur di farsi pubblicità costoro sono capaci di dire tutto e il contrario di tutto, congratulazioni!!
Con l'ottimo risultato (per B16, compagni, sostenitori ed emulatori, ovviamente) di spostare l'attenzione del pubblico italico e non solo dalla questione della libertà di genere (sessuale) alla questione della repressione a oltranza della medesima, ovvero che propaganda,professa e pratica strenuamente tutti gli stereotipi mentalmente repressivi e repressi del popolino e del clero sulla frociaggine ( insomma gli omofobi versione casareccia)!
Riesce anche, come effetto collaterale, a fornire esempi di oscenità mentale e linguistica degni non solo dei "giornalisti" che trovano politicamente corretto trasformare tout court un (semplice) canzonettista in (qualificato) opinionista
(OPINION MAKER), ma anche di quelli che se li leggono e li diffondono secondo i percorsi di quella che viene chiamata "cultura da bar".
Mi auguro vivamente che RanieriMassimo e MorandiGianni riescano a resistere alla tentazione di "fare un menage a trois" con sto losco figuro AlBano, le cui abitudini educative in famiglia ( come ognun sa)sono decisamente contrarie anni luce da quelle propagandate del dottor Spock buonanima, per non parlare di una certa sig.ra Maria Montessori...
Che i cantanti cantino pure quello che i parolieri scrivano!
Ma per favore, non cercate di darci lezioni di politica e di morale.
Noi ci possiamo sempre prendere la libertà di evitare di ascoltarli, se quel che cantano non ci piace, Sanremo o non Sanremo.
nulla da aggiungere.Albnao riesce a produrre1ottimo vino.può limitarsi a questo senza esagerare ... costoso ma buono, il vino ! non è 1mostro di simpatia, ha 1gran voce ma sinceramente non mi hai mai entusiasmato. ottimo in comunicazione ... parlando anche di froci [dopo aver regalato anche i +segreti particolari del suo matrimonio ...] ha ottenuto ancora 1volta tantissima pubblicità e dietro l'angolo non c'è solo il festival di Sanremo ... inzizierà il suo giro di concerti e guarda 1po' ... all'estero, in paesi dove l'omofobia è dilagante ... mi ricorda 1grande della musica, Buju Banton.grandissimo artista ma terribilmente omofobo... e Rifondazione qualche anno fa ci cascò con tutte le scarpe ...
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