Comitato "SÌ, LO VOGLIO!"per il riconoscimento del diritto al matrimonio civile alle persone omosessuali.
ARGENTINA, IL MATRIMONIO GAY E' LEGGE. ISTITUZIONI HANNO DELIBERATO LAICAMENTE, NONOSTANTE LE INAUDITE PRESSIONI CLERICALI.
Enzo Cucco,Giuseppina La Delfa e Maurizio Cecconi, portavoci del Comitato, in merito alla legge approvata questa notte dal Senato della Repubblica di Argentina.
"L'Argentina, paese dove il 91% della popolazione si dichiara cattolico, s'è convertito all'alba di oggi nel primo stato del Sudamerica , il decimo nel mondo , che riconosce alle persone omosessuali il diritto al matrimonio civile e, contestualmente, alle adozioni. Il dibattito finale al Senato della Repubblica, durato oltre 15 ore, è stato trasmesso interamente dalla televisione, rappresentando un modello di discussione democratica e di decisione laica. Infatti, nonostante le inaudite pressioni delle gerarchie della Chiesa Cattolica, arrivate persino ad organizzare manifestazioni di piazza che hanno creato tensione ed incidenti, le massime Istituzioni argentine hanno deliberato tenendo presente il principio comune di uguaglianza di fronte alla legge", così Enzo Cucco, portavoce del Comitato "Sì, lo voglio!".
Per Giuseppina La Delfa, portavoce del Comitato "Sì, lo voglio!", "la decisione dell'Argentina rappresenta un passo in avanti storico. Come ha ricordato María Rachid, rappresentante della Federazione Argentina di Lesbiche, Gay, Bisessuali e Trans (FALGBT), l'acceso al matrimonio implica anche il riconoscimento di tutti quei diritti che al matrimonio sono legati. In particolare, quello alle adozioni. L'uguaglianza di fronte alla legge è la premessa indispensabile per raggiungere l'uguaglianza sociale".
"Un giorno dopo l'anniversario della Rivoluzione Francese, che segnò la fine del potere dell'aristocrazia e del clero, l'Argentina ci regalo una conquista di civiltà, ottenuta con uno sforzo esemplare, grazie all'impegno del movimento LGBT argentino e alle posizioni laiche della maggioranza delle forze politiche", così Maurizio Cecconi, portavoce del Comitato "Sì, lo voglio!", che conclude: "Mentre in Argentina si apre ai matrimoni gay, in Italia siamo fermi alle esternazioni fascio-clericali di Giovanardi e del Governo Berlusconi. E' tempo, anche per il nostro paese, di una nuova stagione di libertà e di profondo e radicale cambiamento".
info : 347.0431401
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