"Siamo costernati per la scomparsa dell'esponente del movimento gay ugandese David Kato Kisule, ucciso ieri in circostanze ancora da chiarire presso la sua abitazione di Kampala: la sua morte è solo l'ultima e la più alta prova dell'odio omofobico che vige nel paese africano, dove il fondamentalismo cristiano non ha nulla da invidiare a quello islamico". Lo affermano in una nota Gabriel Refatti e Luca Maggioni, rispettivamente responsabile esteri e vicepresidente di GayLib, i quali manifestano a Certi Diritti e al movimento gay ugandese la propria vicinanza: "Certi Diritti, l'associazione radicale gay, ci aveva fatto conoscere David grazie alla sua partecipazione al congresso dell'associazione ed in quell'occasione avevamo potuto toccare con mano l'odio che viene riservato ai gay in Uganda, tanto che la sua foto era fra le cento dei gay che il quotidiano di Kampala Rolling Stone aveva pubblicato con l'invito ad ucciderli".
"Siamo certi – concludono i due – che l'impegno di Kisule non si fermerà con la sua uccisione, ma continuerà nelle azioni di lotta per la libertà e la giustizia che il movimento gay ugandese e mondiale porteranno caparbiamente avanti".
Luca Maggioni (Vicepresidente GayLib), Gabriel Refatti (Responsabile esteri GayLib) www.gaylib.it , www.notiziegay.it
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