Ad oggi sono 532 le persone iscritte all'associazione radicale Certi Diritti e 109 quelle che hanno versato un contributo, per un totale di 641 sostenitori nel 2012. L'autofinanziamento è di 10.916 euro contro gli 11.574 dello scorso anno. In cassa rimangono 3.600 euro, che non ci permettono di portare a termine le iniziative in corso e lanciarne di nuove da qui al congresso del prossimo autunno. Per questo abbiamo bisogno del tuo aiuto.
Se non avessi ancora rinnovato l'iscrizione ti invitiamo a farlo ora con una semplice telefonata allo 06 6826 o con una delle altre modalità che trovi al link www.certidiritti.it/iscriviti.
Chi è già iscritto o sostenitore può versare un libero contributo per sostenere le battaglie dell'associazione. Ti ricordiamo che tutto il nostro lavoro è volontario e solo dal canale dell'autofinanziamento possiamo avere le risorse economiche per promuovere ulteriori iniziative.
Domani l'associazione parteciperà al Pride nazionale di Bologna che vedrà un corteo senza carri e tanti eventi di solidarietà per i terremotati. Appuntamento alle 14.30 a Porta Saragozza.
Lunedì scorso eravamo invece a Milano per un sit-in davanti Palazzo Marino con il quale abbiamo denunciato l'immobilismo trasversale del Consiglio comunale in materia di diritti civili delle famiglie di fatto. «Se entro questo anno il consiglio comunale non deciderà, assumerò io personalmente con la mia giunta la decisione sul registro delle unioni civili» è stata la risposta del sindaco Pisapia. Intanto continua la raccolte firme sulle 5 delibere di iniziativa popolare per una Mi lano laica, libera ed europea. Trovi tutte le informazioni su milanoradicalmentenuova.
Nell'ambito del "Lgbti Human Rights Tour", Certi Diritti insieme alla Sezione italiana di Amnesty International ha organizzano due eventi a Roma e Milano con attivisti per i diritti umani in Albania, Russia e Turchia. A Milano l'evento di è svolto il 7 giugno presso il Teatro dell'Elfo mentre quello di Roma della settimana prossima ospiterà anche il padre del ragazzo cileno torturato e ucciso lo scorso marzo perché gay.
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