Un’altra associazione? No, United Under the Rainbow non è un’altra associazione non vuole “rubare” lo spazio a nessuna associazione, semmai è proprio il contrario: un ombrello che raccoglie al proprio interno le persone (non facenti parti di associazioni o cani sciolti) che vogliono continuare a lottare per e con il movimento LGBTQUI. Un “ombrello” che accoglie tutte le persone che ritengono che i diritti negati al mondo LGBTQI siano un motivo sufficiente per mettere in atto tutte quelle forme di lotta che consentono alle persone omosessuali di diventare cittadini di serie A.
Nel nostro sogno UNITED UNDER THE RAINBOW è un luogo ideale e colorato che riunisce tutte le persone che credono in uno stato laico, che non si accontentano di promesse, che non si piegano alle intimidazioni del potere, che non hanno paura di gridare forte che non si fermeranno finché non avranno ottenuto il riconoscimento dei propri diritti.
UUTR si rivolge a tutti chiedendo a ciascuno di superare le barriere che oggi dividono il movimento LGBTQUI, e si pone un solo obiettivo: ottenere rispetto e diritti. Le parole UNITED UNDER THE RAINBOW racchiudono la filosofia del movimento: tutti uniti superando le differenze che hanno sempre fatto parte del movimento. Tutti uniti per ottenere il riconoscimento dei nostri diritti. UUTR chiede con forza a tutte le persone che fino ad oggi non hanno fanno parte di associazioni o non hanno mai reputato un loro interesse occuparsi di politica, di compiere un passo e di partecipare a questa iniziativa… Perché crediamo che solo unendoci possiamo contrastare l’involuzione che è in atto in Italia.
Sino ad ora associazioni e gruppi si sono attivati in modo autonomo, ottenendo piccoli o grandi riconoscimenti, ma oggi la situazione politica in Italia è peggiorata, l’Italia è malata, molto malata, e c’è il rischio che entri in coma… Noi pensiamo che non sia più tempo di divisioni né di lacerazioni interne al movimento LGBTQI, oggi è indispensabile essere ed operare in unità, compattarsi sotto un “ombrello” comune, per questa “battaglia” che può condurre alla fine della “guerra”.
Noi crediamo che sia venuto il momento di alzare la testa, di non avere paura, anche se la situazione è davvero molto pericolosa: l’Italia non rispetta le direttive europee, i politici italiani si permettono affermazioni dispregiative e offensive nei confronti della comunità LGBTQUI, per non parlare delle alte gerarchie vaticane che non perdono occasione per accusarci di crimini ignominiosi e infangarci.
Di fronte a tutto ciò noi non possiamo fare altro che unirci, dimenticare le differenze e unirci, solo uniti possiamo avere la forza di contrastare il medioevo culturale che sta ingrigendo e impoverendo l’Italia. A questa situazione dobbiamo trovare il coraggio di reagire e di rispondere con la forza del nostro arcobaleno.
Tutti insieme dobbiamo reinventarci forme di lotta che ci consentano di ri-svegliare tutti gli italiani, non solo gli appartenenti al mondo LGBTQI, ma tutti quelli che credono nel rispetto dei diritti civili e umani.
Dobbiamo essere tanti, ma proprio tanti e tutti insieme gridare che siamo omosessuali e siamo uguali a tutti gli altri. Provate immaginare centinaia di migliaia di persone che fanno coming out pubblicamente dichiarando la loro omosessualità e, centinaia di migliaia di persone che dicono non sono omosessuale ma lui/lei è uguale a me. Immagino un impegno anche del mondo della cultura (nell’accezione più ampia) che scenda in campo per sostenere la nostra battaglia.
Un sogno? Forse, ma a noi non piace solo sognare, noi amiamo dare sostanza ai sogni!
Marinella Zetti e Flaminia P. Mancinelli
2 commenti:
Mariella e Flaminia... Ma chi sono queste 2?
perchè le stai citando Paolo?
perdonami "anonimo", ma 1minimo de autostima ? xchè non firmarti ? informati ! in via Gabi, a Roma, nel quartiere San Giovanni,c'è 1carinissima libreria gestita da due "ragazzotte", a mio dire, in gamba ... magari, scambiandoci qualche chiacchiera potrai soddisfare la tua curiosità.
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