Con sintesi fulminante noi del Mario Mieli descriviamo così le nostre considerazioni sul Pride di Genova del 2009, cogliendo inoltre una sensazione diffusa e dilagante, espansa ben oltre “noi, che siamo in fondo alla campagna”.
La conclusione è altrettanto appropriata: “Genova, per noi, è un’idea come un’altra”. L’unica discrasia è la melodia finale: Paolo Conte canticchia con leggerezza, noi non riusciamo a essere così disinvolti.
A volte bastano veramente una citazione e un po’ di note per dire l’essenza di un disincanto.
Servirebbe davvero sprecare frasi, ripercorrere le tappe di un fatto, esporre analiticamente le proprie opinioni ed infine dichiarare le proprie perplessità e scelte, obbligate ed inevitabili?
Con modalità nuova “cantiamo” il nostro pensiero da spettatori non cercati, ma vistosamente esistenti.
Ma poiché conosciamo mille canzoni e sappiamo che chiunque altro può cambiare la musica, se vuole, lanciamo i versi di un altro Paolo Conte a chi ha scelto in solitudine un Aguaplano.
“ Scendi, pilota, fammi vedere,
scendi a bassa quota, che guardi meglio
e possa raccontare cos’è che luccica sul grande mare ...
Gira, pilota, recuperiamo il cielo ad alta quota,
torna nel mondo dal bel colore baio,
trovami il fiume di Gennaio” .
Rossana Praitano [Presidente Circolo di Cultura Omosessuale 'Mario Mieli']
Andrea Berardicurti [Segreteria Politica Circolo di Cultura Omosessuale 'Mario Mieli']
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