Una lesbica puo' essere una brava mamma. E' il senso di una sentenza pronunciata dal Tribunale di Milano che ha 'rassicurato' un pm preoccupato per lo stato "psico - fisico" di due bimbi figli di altrettante mamme dopo la separazione delle donne, spiegando che la madre biologica, anche se separata dalla compagna, e' adeguata a svolgere il proprio ruolo di genitore a prescindere dalla sua omosessualita'. E' l'epilogo di una vicenda cominciata con la separazione di due donne che hanno convissuto per nove anni, fino al 2003, e hanno avuto tramite l'inseminazione artificiale due figli partoriti entrambi da una delle due. La mamma non biologica dei bambini, un maschio e una femmina che hanno adesso 8 e 10 anni, aveva presentato un ricorso al Tribunale dei Minori per l'affidamento condiviso e la regolarizzazione del diritto di visita, dopo che la mamma naturale le aveva imposto l'interruzione dei rapporti coi figli.
Il ricorso venne respinto per difetto di legittimazione e agli atti trasmessi al pm affinche' valutasse l'apertura di un procedimento a tutela dei due ragazzi. Nel sollecitare l'intervento del pm, i giudici avevano espresso preoccupazione per lo "stato psico - fisico" dei due a causa dell'interruzione dei rapporti con una figura che si era posta come un genitore e per il loro "inserimento in un contesto caratterizzato da una potenziale confusione di ruoli".
Al termine dell'istruttoria, il Tribunale ha archiviato il caso, sottolineando l'adeguatezza della madre biologica a svolgere il proprio ruolo di genitore a prescindere dall'omosessualita' e l'assenza di pregiudizio per i due bambini per l'interruzione dei rapporti con l'ex compagna.
Nessun problema per il contesto 'originale' in cui i ragazzini vivono, con una mamma biologica che adesso ha un'altra compagna e e un padre biologico che conoscono e vive con un uomo.
Valentina Ascione [Partito Radicale – Ufficio Stampa]
Il ricorso venne respinto per difetto di legittimazione e agli atti trasmessi al pm affinche' valutasse l'apertura di un procedimento a tutela dei due ragazzi. Nel sollecitare l'intervento del pm, i giudici avevano espresso preoccupazione per lo "stato psico - fisico" dei due a causa dell'interruzione dei rapporti con una figura che si era posta come un genitore e per il loro "inserimento in un contesto caratterizzato da una potenziale confusione di ruoli".
Al termine dell'istruttoria, il Tribunale ha archiviato il caso, sottolineando l'adeguatezza della madre biologica a svolgere il proprio ruolo di genitore a prescindere dall'omosessualita' e l'assenza di pregiudizio per i due bambini per l'interruzione dei rapporti con l'ex compagna.
Nessun problema per il contesto 'originale' in cui i ragazzini vivono, con una mamma biologica che adesso ha un'altra compagna e e un padre biologico che conoscono e vive con un uomo.
Valentina Ascione [Partito Radicale – Ufficio Stampa]
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