Roma, sabato 12 febbraio 2011 – ore 16 al Teatro Valle
L’Associazione Radicale 'Certi Diritti' e la compagnia del Teatro dell’ Elfo, in scena con ‘Angels in America’ (fantasia gay su temi nazionali), testo – manifesto di battaglie per i diritti civili, terranno al Teatro Valle di Roma (Via del Teatro Valle, 21) una commemorazione – ricordo di David Kato Kisule, omosessuale ucciso in Uganda, dall’odio e dal pregiudizio.
L’invito a partecipare al ricordo della figura di David Kato Kisule, membro iscritto dell’Associazione Radicale Certi Diritti, è rivolto a personalità e rappresentanti di Associazioni con l’obiettivo di valorizzare l’impegno per la promozione e la difesa dei diritti civili e umani.
I testi e gli interventi verranno raccolti e condivisi con la Smug (Sexual Minorities Uganda), organizzazione di cui era dirigente David Kato Kisule.
David Kato Kisule era uno dei più importanti esponenti dell'organizzazione SMUG (Sexual Minorities Uganda), principale rappresentate del movimento gay ugandese. Grazie all’impegno di Elio Polizzotto e dell’Ong Non c’è Pace Senza Giustizia, David era stato ospite lo scorso novembre ai lavori del IV Congresso dell’Associazione Radicale Certi Diritti, dove aveva raccontato delle persecuzioni e di veri e propri linciaggi, di cui sono vittime le persone lesbiche e gay in Uganda, promosse da organizzazioni evangeliche del fondamentalismo religioso.
Il 16 ottobre 2010 la rivista ugandese Rolling Stones pubblicò in prima pagina le foto di 100 attivisti omosessuali (o presunti tali) ugandesi chiedendone l’arresto. Tra le 100 foto vi era anche quella di David Kato Kisule, l’esponente più noto del movimento. Il clima di odio contro le persone omosessuali è alimentato dal fondamentalismo religioso dei predicatori evangelisti che trovano terreno molto fertile tra la popolazione che vive nella miseria e nella disperazione.
Molte Ong internazionali si erano mobilitate in diversi paesi del mondo contro questa barbarie. Il Parlamento Europeo, grazie alla campagna internazionale di Non c'è Pace Senza Giustizia, aveva approvato una Risoluzione di condanna nei confronti dell'Uganda. David era stato anche audito dalla Sottocommissione Diritti Umani del Parlamento Europeo dopo aver partecipato a Roma al Congresso di Certi Diritti.
David con molto coraggio e determinazione aveva avviato una iniziativa legale contro la rivista Rolling Stones e lo scorso 7 gennaio l’Alta Corte ugandese aveva condannato la rivista per violazione della legge sulla privacy, difendendo le persone gay perseguitate. L’Alta Corte aveva dichiarato che nessuna delle persone la cui foto era stata pubblicata, aveva commesso reati, previsti dal codice penale ugandese per le persone omosessuali. In quell’occasione è stata anche ordinata la chiusura immediata della rivista.
David Kato, nel suo soggiorno a Roma, aveva raccontato di come la situazione in Uganda fosse divenuta per gli attivisti omosessuali molto pericolosa. Durante le udienze in Tribunale era protetto da volontari delle Ong internazionali che seguivano il processo e difeso da diplomatici di ambasciate occidentali che lo avevano salvato da diversi tentativi di linciaggio perché riconosciuto dalla folla inferocita.
L’Associazione Radicale Certi Diritti, insieme alle Associazioni e Ong Smug (Sexual Minorities Uganda), Human Rights Watch, Global Rights, Global LGBT Advocacy, Npwj, ha chiesto che il Governo si assuma le proprie gravi responsabilita’ per non essere intervenuto per fermare la campagna di odio e di violenza contro la comunita LGBTI e per proteggere gli attivisti in pericolo in Uganda, adoperandosi quanto prima ad avviare un clima di tolleranza e di dialogo tra le autorità e le organizzazioni politiche e religiose.
Ricorderemo inoltre il suo impegno anche durante i lavori del XXXIX Congresso del Partito Radicale Nonviolento, transnazionale e transpartito che si svolgeranno a Chianciano dal 17 al 21 febbraio 2011 al quale David avrebbe dovuto partecipare.
L’Associazione Radicale 'Certi Diritti' e la compagnia del Teatro dell’ Elfo, in scena con ‘Angels in America’ (fantasia gay su temi nazionali), testo – manifesto di battaglie per i diritti civili, terranno al Teatro Valle di Roma (Via del Teatro Valle, 21) una commemorazione – ricordo di David Kato Kisule, omosessuale ucciso in Uganda, dall’odio e dal pregiudizio.
L’invito a partecipare al ricordo della figura di David Kato Kisule, membro iscritto dell’Associazione Radicale Certi Diritti, è rivolto a personalità e rappresentanti di Associazioni con l’obiettivo di valorizzare l’impegno per la promozione e la difesa dei diritti civili e umani.
I testi e gli interventi verranno raccolti e condivisi con la Smug (Sexual Minorities Uganda), organizzazione di cui era dirigente David Kato Kisule.
David Kato Kisule era uno dei più importanti esponenti dell'organizzazione SMUG (Sexual Minorities Uganda), principale rappresentate del movimento gay ugandese. Grazie all’impegno di Elio Polizzotto e dell’Ong Non c’è Pace Senza Giustizia, David era stato ospite lo scorso novembre ai lavori del IV Congresso dell’Associazione Radicale Certi Diritti, dove aveva raccontato delle persecuzioni e di veri e propri linciaggi, di cui sono vittime le persone lesbiche e gay in Uganda, promosse da organizzazioni evangeliche del fondamentalismo religioso.
Il 16 ottobre 2010 la rivista ugandese Rolling Stones pubblicò in prima pagina le foto di 100 attivisti omosessuali (o presunti tali) ugandesi chiedendone l’arresto. Tra le 100 foto vi era anche quella di David Kato Kisule, l’esponente più noto del movimento. Il clima di odio contro le persone omosessuali è alimentato dal fondamentalismo religioso dei predicatori evangelisti che trovano terreno molto fertile tra la popolazione che vive nella miseria e nella disperazione.
Molte Ong internazionali si erano mobilitate in diversi paesi del mondo contro questa barbarie. Il Parlamento Europeo, grazie alla campagna internazionale di Non c'è Pace Senza Giustizia, aveva approvato una Risoluzione di condanna nei confronti dell'Uganda. David era stato anche audito dalla Sottocommissione Diritti Umani del Parlamento Europeo dopo aver partecipato a Roma al Congresso di Certi Diritti.
David con molto coraggio e determinazione aveva avviato una iniziativa legale contro la rivista Rolling Stones e lo scorso 7 gennaio l’Alta Corte ugandese aveva condannato la rivista per violazione della legge sulla privacy, difendendo le persone gay perseguitate. L’Alta Corte aveva dichiarato che nessuna delle persone la cui foto era stata pubblicata, aveva commesso reati, previsti dal codice penale ugandese per le persone omosessuali. In quell’occasione è stata anche ordinata la chiusura immediata della rivista.
David Kato, nel suo soggiorno a Roma, aveva raccontato di come la situazione in Uganda fosse divenuta per gli attivisti omosessuali molto pericolosa. Durante le udienze in Tribunale era protetto da volontari delle Ong internazionali che seguivano il processo e difeso da diplomatici di ambasciate occidentali che lo avevano salvato da diversi tentativi di linciaggio perché riconosciuto dalla folla inferocita.
L’Associazione Radicale Certi Diritti, insieme alle Associazioni e Ong Smug (Sexual Minorities Uganda), Human Rights Watch, Global Rights, Global LGBT Advocacy, Npwj, ha chiesto che il Governo si assuma le proprie gravi responsabilita’ per non essere intervenuto per fermare la campagna di odio e di violenza contro la comunita LGBTI e per proteggere gli attivisti in pericolo in Uganda, adoperandosi quanto prima ad avviare un clima di tolleranza e di dialogo tra le autorità e le organizzazioni politiche e religiose.
Ricorderemo inoltre il suo impegno anche durante i lavori del XXXIX Congresso del Partito Radicale Nonviolento, transnazionale e transpartito che si svolgeranno a Chianciano dal 17 al 21 febbraio 2011 al quale David avrebbe dovuto partecipare.
1 commento:
Ho visto la prima parte a Teatro India e non la dimenticherò per tutta la vita: mi sono innamorata. Ora vedrò la seconda parte e domenica vado anche alla maratona con dei miei amici/amiche che vengono da Milano e da Bellinzona apposta per vederla. Edoardo Ribatto è mitico, mitico, mitico. E non è neppure gay a quanto pare... ma nessuno è perfetto!
"Charlotte"
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