Associazione Fondazione LUCIANO MASSIMO CONSOLI

29 ottobre 2009

INTERVISTA A FRANCO GRILLINI : "MARRAZZO E' STATO INCASTRATO DA UN COMPLOTTO"

Grillini: ''Marrazzo è stato incastrato da un complotto''
Il presidente onorario dell'Arcigay: "Basta con la criminalizzazione dei trans".

di Davide Sfragano

È indignato Franco Grillini (foto) per il gran polverone sollevato dalla vicenda Marrazzo. Lui che da sempre si batte per i diritti della comunità Glbt (gay, lesbiche, bisex e transessuali), che è presidente onorario dell'Arcigay, non sopporta la criminalizzazione che è stata fatta in questi giorni nei confronti dei trans, ma anche delle scelte sessuali degli eterosessuali. Ma soprattutto ci tiene a precisare che “i comportamenti privati sono gravi solo quando confliggono con quelli pubblici”.

In Italia sembra che sia più grave tradire il proprio partner con un transessuale anziché con un eterosessuale. Che ne pensa?

Penso che avesse ragione Freud quando sosteneva che la sessualità umana va in tutte le direzioni. Purtroppo, però, viviamo in un Paese caratterizzato da una sessualità di origine cattolica. Per fortuna le persone hanno una sessualità più varia e stravagante di quanto si dica pubblicamente.

Oggi, dopo la vicenda Marrazzo, è più forte di prima l'accostamento tra transessuali, prostituzione e droga. Risponde a verità?

Purtroppo stiamo assistendo a un ondata di odio nei confronti dei transessuali. Ma questi accostamenti non sono veri. Per quanto riguarda la prostituzione bisogna capire che spesso chi ha cambiato sesso non riesce a trovare lavoro, e quindi non ha altre alternative oltre a quella di vendere le proprie prestazioni sessuali. È l'unica scelta.

Per questo bisogna capire come integrare i transessuali - così come tutte le altre minoranze - nella nostra società: in modo che non siano costretti a prostituirsi per sopravvivere. I transesssuali sono delle vittime, non i colpevoli. E per quel che riguarda la droga...

La droga nella nostra società circola in abbondanza. È sotto gli occhi di tutti. E la colpa è nel proibizionismo del governo, che non fa altro che provocare criminalità. Il pusher che ha portato la cocaina a via Gradoli d'accordo con i carabinieri, ad esempio, faceva solo consegne superiori ai 10 grammi, perché così non c'era bisogno del mandato di perquisizione per fare irruzione nell'appartamento. Secondo me, invece, è più efficace la strategia di riduzione del danno.

Dopo quanto avvenuto, pensa che in Italia siamo di fronte a un arretramento culturale? L'Italia è un Paese ipocrita e bigotto da una vita. L'istituto della confessione fa parte di questo quadro: puoi anche peccare, basta che non si sappia. Non a caso Marrazzo, che è cattolico, ha parlato di vergogna. Ma non ci si dovrebbe vergognare di qualcosa che non è illegale. Tutto ciò è assurdo, Marrazzo non ha fatto nulla di illegale. Non è neanche indagato.

Marazzo ha quindi fatto male a dimettersi?

È evidente che Marrazzo è stato incastrato da un complotto. Il suo errore imperdonabile, però, è stato cedere al ricatto. Come si fa a dire a un commerciante di Palermo vittima del pizzo di non pagare i suoi estorsori, se il primo a cedere a un ricatto è un uomo delle istituzioni?

Lei, due giorni fa, su Il Fatto Quotidiano, ha parlato di un personaggio del centrodestra scoperto qualche anno fa in pubblico con un transessuale, e che fino a ieri chiedeva a gran voce le dimissioni di Marrazzo. Chi è? Non faccio nomi. Servono prove.

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