Associazione Fondazione LUCIANO MASSIMO CONSOLI

19 febbraio 2024

Distrutta a Bagheria la targa commemorativa dei "due ziti" di Giarre

 Con grande tristezza e indignazione apprendiamo notizia dell'atto vandalico di chiaro stampo omofobico che è stato compiuto a Bagheria. 

Quella targa intendeva rendere il doveroso rispetto all'amore di due giovani uccisi anni fa a Giarre dal pregiudizio, dall'indifferente complicità della popolazione giarrese. Essa era importante per il suo significato di un omaggio postumo a quelle due giovani vite inermi, colpevoli solo di amarsi e per questo spezzate dalla ferocia omofobica tanti anni fa ma ancora ben vive nei nostri cuori.

Mi auguro che oltre a individuare e punire i responsabili l'amministrazione comunale di Bagheria provveda quanto prima a ripristinarla.

Alba Montori

Fondazione LUCIANO MASSIMO CONSOLI



La presentazione della targa-ricordo, con il sindaco di Bagheria, Filippo Tripoli, Giuseppe Di Salvo e Piero Montana, entrambi fondatori nel 1976 del Fuori di Palermo. 

  La presentazione della targa-ricordo,  ora distrutta. Con il sindaco di Bagheria, Filippo Tripoli, Giuseppe Di Salvo e Piero Montana, i due ultimi fondatori nel 1976 del Fuori di Palermo.


COMUNICATO STAMPA

Apprendo dalla stampa che è stata divelta la targa commemorativa dei due ragazzi di Giarre, trucidati nell’ottobre 1980 dall’odio e dalla violenza antigay.

Per me non si tratta solo di un gesto vandalico, ma di qualcosa di più grave ed inquietante, che ha a che fare con l’insopportabile e patologica sopraffazione dell’atto irruento proprio dell’omofobo, del sentimento devastante dell’odio profanatore, caratteristico di quanti vedono nell’altro un nemico da abbattere, seppure morto, col volerne distruggerne, eliminarne persino il ricordo.

Per me aver divelto la targa commemorativa dei due ragazzi di Giarre, già fatti fuori, eliminati dalla società del tempo in cui vissero, non significa però solo un volerne eliminare la memoria, ma anche un voler lasciare sul luogo dove la targa era eretta, attraverso i rottami che di essa restano, i segni della presenza prevaricatrice. E’ questa presenza che mi inquieta. E’ questa presenza di cui bisogna tener conto, perché essa quand’anche assente, resta, rimane sempre in agguato. Essa dunque restando in attesa, è già pronta a provocare altri danni non solo alle cose ma anche alle persone e non alle persone qualsiasi ma a persone come me, a persone che hanno reso visibile, come visibile era la targa commemorativa dei due ragazzi di Giarre, la loro omosessualità, rivendicata da sempre con orgoglio come una speciale caratteristica e qualificazione umana.


PIERO MONTANA

FONDATORE NEL 1980 DEL FUORI DI PALERMO

CONSULENTE DEL SINDACO DI BAGHERIA  PER LA REALTA’ OMOSESSUALE DELLA CITTA’ DI BAGHERIA DAL 1998 AL 2010

DIRETTORE DEL CENTRO D’ARTE E CULTURA “PIERO MONTANA”


ritagli di giornale dell'epoca sulla vicenda

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