Questo anno 2020 oltre alla pandemia che ci costringerà più difficoltosamente a celebrare Karl Heinrich Ulrichs nel giorno a lui dedicato, l'Ulrichs Day del 30 agosto prossimo, ci permetterà di conoscere molto meglio di quanto sia stato possibile finora la vita e l'azione di questo Uomo straordinario, che a buon diritto consideriamo Eroe, attraverso il suo epistolario.
Infatti alcuni giorni fa è stato presentato al mondo con un evento virtuale planetario il libro di Douglas Ogilvy Pretsell, che ringraziamo sentitamente di questa sua fatica.
The Correspondence of Karl Heinrich Ulrichs, 1846-1894
In esso Pretsell offre la prima edizione critica della corrispondenza completa di Karl Heinrich Ulrichs, figura fondante nella storia della sessualità, realizzata utilizzando ampie fonti di archivio, e analizzando in modo critico centinaia di documenti che coprono la vita di Ulrichs.
Egli sostiene inoltre che Ulrichs era in realtà promotore di un più ampio progetto guidato all'interno della comunità che promuoveva l'auto-definizione.
Il libro è quindi la prima edizione critica di tutta la corrispondenza sopravvissuta a, da e su Karl Heinrich Ulrichs tra il 1846 e il 1894.
Ulrichs, ex avvocato e giurista di Hanover, fu il primo ad articolare il concetto di un'identità personale del genere sessuale che definiva gli individui in base al loro oggetto sessuale.
Questa articolazione delle identità sessuali moderniste è l'eredità costante di Ulrichs al mondo.
Ulrichs ha scritto dodici libri brevi tra il 1864 e il 1879, sostenendo la rimozione di leggi e pregiudizi contro gli "urningi" e articolando una teoria scientifica che li colloca come un terzo genere. È una figura fondamentale nella storia della sessualità, ma non c'è mai stata un'edizione della sua corrispondenza completa né in inglese né nell'originale tedesco.
La corrispondenza tra gli anni 1846 e 1894 copre tre periodi ben definiti: gli anni prima che Ulrichs iniziasse a scrivere (1846-1864); gli anni in cui si sono svolti tutti i suoi lavori principali, le sue azioni di pressione culturale e tutto il suo attivismo (1865-1879); e i suoi ultimi anni di esilio (1880-1895).
L'analisi sostiene che la corrispondenza rivela che il progetto di Ulrichs non era solo una campagna solitaria contro il divieto legale e "l`idra del pubblico disprezzo '', ma faceva invece parte di una campagna molto più ampia di auto-definizione guidata della comunità che è stata attivamente promossa in patria e all'estero.
E' evidente che uno studio delle lettere in questione sarà assolutamente prezioso per fornirci non solo notizie su l'uomo e la sua cerchia di amici e corrispondenti, ma anche su quanto essi si adoperarono a costruire quasi due secoli fa e quale eredità ci abbiano lasciato per proseguire.
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