VD: Sei una risorsa per la società? Louise: Sì, potrei esserlo se mi fosse concesso di esserlo. Sono un cittadino rispettoso della legge e ho davvero solo intenzione di rompere le barriere sociali.
VD: Non è così che sei un individuo disadattato che soffre di illusioni di genere e che non stai affatto cercando di risolverlo, ma piuttosto di evitarlo? Louise: Questa teoria è stata esposta per circa 50 anni. fa ed è stata riportato tra i laici, ma in realtà anche Freud nel 1935 ha convenuto che nei casi che riguardano i transessuali potevano essere coinvolte altre cause, incluso il sistema endocrino. Questa teoria può applicarsi ai travestiti schizofrenici ma non ai transessuali. Non sto cercando di eludere alcun problema, ma piuttosto di risolverlo con qualsiasi mezzo disponibile. L'opinione medica prevalente è ancora una volta che la natura di base non può essere modificata ma il corpo sì.
VD: Qual è la dignità di una donna? Louise: Questo è meglio compreso dall'individuo. Tuttavia, secondo me, dovrei essere: al di sopra della prostituzione, comportarmi come una signora con orgoglio e rispetto di me stessa, non commettere atti di cui dovrei vergognarmi se sono conosciuti, non essere mai ubriaca in pubblico o usare droghe, ed essere all'altezza degli altri principi del mio codice morale personale.
VD: Ami Dio? Louise: Sì, ho un rapporto molto stretto con Dio da tutta la vita.
VD: Sei una brava persona? Louise: Spero di poterti dire che lo sono. Preferisco sempre il bene al male.
VD: Hai uno scopo per vivere? Louise: Molto reale. La vita è un'esperienza meravigliosa. Spero di avere il mio intervento correttivo, sposarmi e adottare bambini. Nel frattempo, vorrei ricevere tutta l'istruzione che posso e prendere parte attiva alle relazioni comunitarie. Ho sentito e vissuto tutta la mia vita da ragazza e non ho rimpianti, se non di essere nata con alcuni difetti che possono essere corretti. Mi vestivo e vivevo da ragazza all'età di tre anni. I miei genitori di certo non l'hanno sponsorizzato. Volevano un figlio e scoraggiavano la mia vita da ragazza. Fui castigato per molti anni a causa di questa condotta femminile ma nulla prevalse sulla mia condotta. Non mi sentivo innaturale e sono stata accettata dalle ragazze. Non mi importava cosa pensassero i ragazzi. Quando è arrivato il momento per le ragazze di uscire con i ragazzi, ero un emarginato. Tuttavia, potevo rimanere felice e vivere felicemente nel modo in cui la mia natura dettava. Ho vissuto 35 anni ormai e ho preso tutto ciò che la vita può lanciarmi addosso. Sono ancora felice e non ho altro modo di essere, a meno che non possa chiedere che la società sia un po' più tollerante. Comunque, con l'aumentare dell'istruzione, la paura diminuisce, prevalgono la comprensione e la tolleranza. La cordialità aumenta e la vita è più bella e generosa. |
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